Con la leggerezza delle loro strisce, i Peanuts mostrano che non è possibile affrontare seriamente le questioni della vita se non si è disposti a giocare. Lo stesso vale per l’economia come scienza: se vuole sensatamente avere a che fare con noi, deve mettersi in gioco sperimentando con la psicologia almeno quanto con la matematica. Non sono solo i “tristi” calcoli tecnici su inflazione, tassi d’interesse, debito pubblico e disoccupazione che chiediamo alla nuova scienza economica. Ma un metodo analitico per spiegare i fenomeni che ci circondano, a partire anche dai meccanismi cognitivi che si celano dietro i comportamenti che osserviamo. Per descrivere non il mondo che vorremmo, ma il mondo come è. Molti di noi infatti vorrebbero cambiarlo, ma per riuscirci bisogna prima comprenderlo.
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