L’economia cognitiva e sperimentale studia le deviazioni dalla razionalità neoclassica – un rovesciamento intellettuale che consente di ottenere teorie a partire dall’evidenza empirica. Gli esseri umani hanno un cervello raziocinante, ma anche fallibile e sistematicamente condizionato da automatismi ancestrali e contesti sociali. Costruire nuovi modelli economici che tengano conto dei vincoli cognitivi, dell’influenza delle emozioni e delle norme sociali consentirà di avvicinare la teoria al mondo reale, di colmare lo scarto tra homo oeconomicus e il decisore in carne e ossa, e di progettare migliori ambienti di scelta e istituzioni più efficaci.
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