Cosa avreste fatto se un collega vi avesse raccontato di avere scoperto una colla che non incolla? Dopo una consolatoria pacca sulla spalla, lo avreste probabilmente invitato a candidarsi per l’IgNobel (il riconoscimento per gli studi “scientifici” più stupidi. A meno che non aveste avuto l’hobby di cantare nel coro della chiesa. E soprattutto se ogni domenica non vi fosse capitato di affrontare il solito inconveniente: cercare frettolosamente i canti da eseguire tra le pagine del libro da cui, drammaticamente, si sono sfilati (anche questa volta!) tutti i pezzi di carta inseriti a mo’ di segnalibro. «Non so se a causa di un sermone noioso o di un’epifania – racconta Arthur Fry – ma quel giorno pensai a come risolvere questo inconveniente».
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