Andrea Moro introduce a una delle scoperte più attuali e importanti nell’ambito della linguistica: le grammatiche possibili non sono affatto infinite, e il loro numero è limitato dalla struttura biologica del nostro organismo. Dopo una sintesi delle ricerche degli ultimi cinquant’anni, l’autore illustra due recenti esperimenti nell’ambito delle neuroimmagini, che hanno segnato un cambiamento radicale nel modo di studiare il linguaggio, per concludere con una proposta di ricerca al confine tra biologia e linguistica, un ambito di indagine che sta emergendo nella comunità scientifica come prospettiva dominante per il futuro.