Giacomo Novembre
Giacomo Novembre (18.05.1985) si è laureato in Filosofia della Mente e del Linguaggio presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano nel 2007. Ha ottenuto un Master di Ricerca in Neuroscienze Cognitive (2009) presso l’Università Radboud e il Donders Institute di Nijmegen (Olanda), dove si è specializzato nello studio dei meccanismi neurofisiologici legati all’interazione tra percezione e movimento. Dal 2009 al 2012, ha svolto un dottorato di ricerca presso il Max Planck Institute for Human Cognitive and Brain Sciences, a Lipsia (Germania). Durante questi anni, si è dedicato allo studio e alla ricerca dei meccanismi neurofisiologici che mediano la comunicazione non verbale negli esseri umani, usando spesso, a tale scopo, la produzione e/o l’interazione musicale. Dal 2013, è ricercatore presso l’istituto Marcs (University of Western Sydney, Australia).
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Come si coordinano i neuroni da un cervello all’altro?
Esempi di coordinazione inter-personale si trovano nella vita di tutti i giorni: una passeggiata con un amico, un gioco di squadra, un duetto musicale o semplicemente un applauso all’unisono. La coordinazione spaziale e temporale tra più individui è orchestrata da più sistemi nervosi che prevedono i loro output a vicenda e si adattano di conseguenza.
Ma quali sono i meccanismi neurofisiologici che ci permettono di coordinarci, collaborare e inter-agire con altri esseri umani? La mia ricerca esplora i correlati neurali ed elettrofisiologici che supportano la produzione e la pianificazione di azioni coordinate tra più individui (Joint Actions), con forte enfasi sulla simile codificazione tra azione (i.e. produzione) e percezione di azioni altrui.
Per affrontare questo tema, utilizzo l’interazione musicale come modello sperimentale, in combinazione con diverse tecniche di neuroimmagine tra cui EEG, Brain Stimulation (TMS, tDCS) e fMRI. Recentemente, la mia ricerca si avvale anche di approcci hyper-scanning (un metodo che permette di monitorare simultaneamente l’attività di due o più cervelli durante una interazione tra più individui), come ad esempio dual-EEG.
Mi interesso anche ad altri argomenti paralleli. Per esempio, ho condotto alcuni studi (cognitivi e neuroscientifici) che esplorano l’ipotesi di un meccanismo neurale dedicato alla sintassi sopra-modale (i.e. non solo linguistica), che possa anche applicarsi al controllo (e forse alla percezione) di movimenti formanti azioni complesse. Inoltre, sono interessato a come alcuni aspetti della musica (il groove, il ritmo, il beat e l’improvvisazione) riescano a indurre risposte motorie (nell’ascoltatore) allineate temporalmente alla musica stessa. Più in generale, sono interessato a tutti gli aspetti, verbali e non-verbali, che accomunano musica, linguaggio e azione.