L’ insostenibile incoscienza sul cambiamento climatico

5 Novembre 2025 Articoli

La Voce info Ottobre 2025

 

Fatichiamo a riconoscere il riscaldamento globale come un problema che ci riguarda da vicino perché non ne abbiamo avuto ancora esperienza diretta nei suoi aspetti più gravi. Ci abituiamo così a situazioni sempre più anomale finendo per considerarle normali. E rimandiamo a un domani indefinito azioni che invece permetterebbero per lo meno di limitare i danni, prima di arrivare a un definitivo punto di non ritorno.  I decisori politici, stretti nella morsa del consenso immediato, faticano ad affrontare una crisi che colpirà soprattutto le generazioni future. E i nazionalismi, con il loro sguardo miope e autoreferenziale, finiscono per negarla del tutto. Eppure, la crisi climatica –  globale, interdipendente, intergenerazionale – smonta l’illusione che si possa agire da soli. Che si possa salvare solo la propria economia, il proprio territorio, il proprio elettorato. La scienza del clima dà fastidio perché mette in crisi la narrazione sovranista secondo cui possiamo bastare a noi stessi. Per questo viene denigrata, distorta, ridicolizzata. Ma il clima non conosce confini. E negarlo, in nome della sovranità nazionale, non ci renderà più liberi. Ci renderà solo più soli e più esposti.

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