Il cervello gioca in difesa. Storie di cellule che pensano

Gianvito Martino Mondadori Università - 2013

Il cervello gioca in difesa

Siamo dove viviamo e ciò che incontriamo giorno dopo giorno; siamo la conseguenza di un incontro (galante?) tra l’uomo di Neanderthal e i Denisoviani, ma anche dello stress che quotidianamente affrontiamo. Noi «siamo», solo perché siamo capaci di interagire con l’ambiente che ci circonda e che orchestra la nostra evoluzione di esseri viventi. L’ambiente è però mutevole e inquinato da pericoli, inaspettati e imprevedibili, che mettono a repentaglio il nostro «io biologico». Perciò, in miliardi di anni, abbiamo sviluppato un imponente congegno di difesa, il sistema immunitario, che discrimina tra ciò che si deve combattere e ciò di cui non possiamo fare a meno. Un gioco rischioso e molto più raffinato di quanto ci si potesse aspettare solo pochi anni fa: un gioco sofisticato di tatticismi e strategie, che deriva dall’azione sinergica e concertata di tutti gli organi e tessuti, cervello in primis. Proprio sulle inedite interazioni tra cervello (fisico e psichico) e sistema immunitario intende soffermarsi questo libro: anticorpi e cellule staminali, ghiandole e ormoni, certo, ma anche sorprendenti meccanismi di contrattacco, esperienze accumulate nel tempo e nei tessuti come cicatrici indelebili, che vengono ricordate per poter essere ripercorse o accuratamente evitate, tra automatismi biologici e riflessività.

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