Economia e felicità

Cresa Economia FelicitàLa letteratura sulla felicità, negli ultimi anni, ha visto crescere esponenzialmente i contributi scientifici in ambito economico, sociologico, psicologico. Allargare la visione del benessere a una molteplicità di dimensioni è riconosciuto come essenziale da diversi decenni. La componente del benessere psicologico è una determinante del progresso sociale e anche i decision makers (in primis il governo Cameron in UK con la sua happiness agenda) se ne sono accorti.

Un punto di riferimento è senz’altro il World Happiness Report, coordinato da ricercatori del calibro di John Helliwell, Richard Layard e Jeffrey Sachs.

Da un punto di vista macroeconomico, l’obiettivo è superare la visione di una contabilità nazionale basata solo sul PIL. In questo l’Italia è tra i Paesi di riferimento, con la recente presentazione del BES (Benessere Equo e Sostenibile) ad opera dell’ISTAT. Si tratta di un’aggregazione di indicatori riferiti a una molteplicità di dimensioni che concorrono, tutte, a promuovere la qualità della vita. L’approccio decisamente innovativo sta nel metodo di costruzione, basato sulla concertazione tra istituti di ricerca, società civile e parti sociali.

Da un punto di vista microeconomico, invece, partendo dai lavori seminali di Daniel Kahneman, premio Nobel per l’economia nel 2002, è possibile investigare le determinanti che contribuiscono a fare di una persona una persona felice.

Sono due le possibilità emerse in letteratura sulla valutazione degli stati edonici: il DRM (Daily Reconstruction Method), un vero e proprio diario della felicità per la valutazione retrospettiva di quello che, in psicologia, è noto come net affect; e l’ESM (Experience Sampling Method) che si basa sulla raccolta istantanea di osservazioni relative alla self-reported happiness.

All’interno di quest’ultimo filone, sono due i progetti in fase di sviluppo all’interno del Cresa:

  1. Il Feliciometro, in collaborazione con l’associazione Vivopositivo di Trento, si preoccupa di promuovere un’indagine locale che consenta di misurare la temperatura di felicità della città di Trento. Feliciometro utilizza una piattaforma online, offerta dalla società Freeluna, la rete wi-fi più sviluppata d’Italia. L’utente che vuole accedere ad Internet deve rispondere a un questionario di benessere soggettivo che, attraverso tecniche di randomizzazione ex-post, consente di costruire un atlante emotivo rappresentativo degli abitanti di Trento.
  2. App-iness, invece, è una app per smartphone in via di sviluppo sulla piattaforma Android, che invia impulsi agli utenti con la richiesta di rispondere a domande relative, sempre, al benessere soggettivo, coprendo l’intero territorio italiano. Attraverso il metodo RCT (esperimento randomizzato e controllato), oltre all’accumulazione di un rilevante numero di informazioni, si possono testare numerose ipotesi scientifiche sul sotto-campione di utenti, in modo particolare con attenzione all’effetto che produce il benessere soggettivo di chi ci sta intorno su noi stessi.

Studiare le determinanti del benessere soggettivo e ottenere una metrica oggettiva di happiness ha importantissime ricadute in termini macroeconomici. Felicità significa benessere psico-fisico. Benessere psico-fisico significa lavoro più produttivo. Lavoro più produttivo significa più reddito. Un’azienda che desiderasse ottenere un’analisi di clima dettagliata non può prescindere dall’impiego di queste metodologie. E il Cresa è all’avanguardia nella sua implementazione.

 

 

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