Carlo Martini

untitled-21 Ha studiato a Padova, l’Università di St. Andrews (Scozia) e l’Università della California Los Angeles, seguendo corsi di filosofia, logica, linguistica, ed economia. Si è laureato nel 2007 a Padova con una tesi sul teorema di impossibilità di Kenneth Arrow. Nel 2008 ha iniziato i corsi di dottorato presso la Tilburg University (Paesi Bassi), sotto la supervisione di Stephan Hartmann (Department of Philosophy) e Peter Ruys (Department of Econometrics and Operations Research), visitando per medio-brevi periodi il Sydney Centre for the Foundations of Science (The University of Sydney) e il Philosophy, Politics and Economics Program alla University of Pennsylvania. Nel 2008 ha conseguito il dottorato con una tesi sui modelli di consenso nell’aggregazione di opinioni. Successivamente lavora come lecturer al Philosophy and Economics Program della Bayreuth Universität, e poi come ricercatore al Centro di Eccellenza nella Filosofia delle Scienze Sociali (TINT) presso l’Università di Helsinki.

Nel 2015 riceve un finanziamento dalla Fondazione Culturale Finlandese per iniziare un progetto sull’evidenza scientifica e argomentazione in uso nelle politiche pubbliche. Il finanziamento ha permesso l’organizzazione di numerosi workshop a Helsinki, Dublino, Lisbona, e Oslo, incentrati sul giudizio dell’esperto scientifico, sull’argomentazione, e sulle prove di efficacia in uso nella medicina e nell’economia. Gli incontri hanno coinvolto filosofi, scienziati, medici, sociologi e storici della scienza, producendo due special issues in uscita presso riviste scientifiche internazionali nel 2018.

Ha pubblicato numerosi articoli in riviste scientifiche internazionali, in opere collettanee, ed enciclopedie. Ha lavorato principalmente nella filosofia dell’economia e nell’epistemologia formale e sociale, specializzandosi negli studi sul ruolo del giudizio clinico e dell’esperto nell’economia e nelle scienze sociali. Con Marcel Boumans, ha pubblicato una collettanea intitolata Experts and Consensus in Social Science presso la serie di Springer “Ethical Economy, Studies in Economic Ethics and Philosophy”. Attualmente, lavora come Ricercatore presso l’Università Vita-Salute San Raffaele (Milano). Tra le sue pubblicazioni principali: “Modeling the social organization of science.” (2016) European Journal for Philosophy of Science (with Manuela Fernández-Pinto); “The Paradox Of Proof And Scientific Expertise” (2015) Humana.Mente – Journal of Philosophical Studies, 28(1):1-16; “Experts in Science: A View From the Trenches” (2014) Synthese, 191:3-15; Experts and Consensus in Social Science (2014) Springer Series Ethical Economy. (Co-edited with Marcel Boumans).

Sito Personale. Pubblicazioni.

C’è da fidarsi degli esperti? Il mondo gira attorno a esperti. C’è chi ci dice cosa fare per curarci quando siamo ammalati e come prevenire le malattie, come investire i nostri risparmi, e come vivere e mangiare in modo sano ed etico, senza sovraccaricare e inquinare oltremodo l’ambiente nel quale viviamo. Dobbiamo fidarci? Soprattutto, di chi dobbiamo fidarci? I mezzi di informazione moderni (Facebook, Twitter, blogs) ci sommergono di notizie e di dati, ma non è facile decidere quali fonti sono autorevoli e quali esperti sono veramente tali. Se le cose non fossero abbastanza complicate così, c'è da aggiungere che anche i veri esperti e le fonti autorevoli a volte sbagliano. Gli errori nei processi decisionali non sono una prerogativa dei profani; anche gli esperti, e persino i metodi decisionali automatizzati, ne risentono. Per destreggiarsi tra le migliaia, letteralmente, di esperti che popolano la nostra vita, c’è bisogno di regole euristiche. Queste sono regole che ci permettono di minimizzare l’errore che noi stessi compiremmo, se seguissimo il giudizio dell’esperto, o meglio, “esperto fino a prova contraria”, in modo cieco e acritico. Filosofi, psicologi, sociologi, economisti e scienziati decisionali hanno scavato a fondo per trovare tali regole euristiche, ma ci sono ancora molti dubbi su quali siano le più efficaci. Il mio lavoro mira a comprendere cosa rende gli esperti veramente tali, e quindi come usare il nostro giudizio critico per capire quando e come fidarci degli esperti. La mia teoria è che i tratti fondamentali dell’esperto sono sostanzialmente due: l’esperienza e la competenza; per motivi sostanziali, tali tratti non sono mai identificabili direttamente, ma sempre e solo tramite dei “surrogati”. La scienza e la filosofia ci aiutano a catalogare, studiare, e capire come funzionano tali surrogati.